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Filippo Gorini, pianoforte

Filippo Gorini, vincitore nel 2015 del concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn (con voto unanime della giuria), nel quale ha inoltre ricevuto il premio del pubblico sia in semifinale che in finale, a soli ventun’anni è uno dei più interessanti talenti della sua generazione. Si è esibito con grande consenso di pubblico e critica in alcune delle più prestigiose sale internazionali (Konzerthaus di Berlino, Gewandhaus di Lipsia, Beethovenhalle di Bonn, Laeiszhalle ad Amburgo, Herkulessaal a Monaco, e inoltre a Mosca, Londra, Varsavia, Pechino); nel corso del 2016, ha effettuato una tournée con la Klassische Philharmonie di Bonn nelle principali città tedesche (Bonn, Amburgo, Norimberga, Hannover, Brema, Stoccarda), e ha debuttato in recital per il Beethovenfest di Bonn. È studente di Alfred Brendel, di Maria Grazia Bellocchio presso il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo (dove ha conseguito la laurea in pianoforte con lode e menzione d’onore), e di Pavel Gililov presso il “Mozarteum” di Salisburgo. Ha frequentato inoltre masterclass di maestri quali Andrei Jasinski, Andrei Gavrilov, Alexander Lonquich, Louis Lortie, Benedetto Lupo, Peter Donohoe, e ha ricevuto una borsa di studio per partecipare ai corsi di perfezionamento della International Music Academy del Lichtenstein. Nel 2016 è stato invitato a partecipare al progetto dell’Accademia di Kronberg “Chamber music connects the world”, nell’ambito del quale ha avuto modo di collaborare, tra gli altri, con il violoncellista Steven Isserlis. È molto apprezzato il suo repertorio che si estende dal periodo barocco ad autori contemporanei come Stockhausen, Boulez, Sciarrino, Adés, e in particolare per le sue interpretazioni del repertorio beethoveniano. Tra gli altri premi vinti spiccano il “Beethoven-Ring” conferito dall’associazione “Cittadini per Beethoven” di Bonn (2016), il premio del Festival “Young Euro Classic” di Berlino (2016) e il primo premio al Concorso “Neuhaus” del Conservatorio di Mosca (2013). È stato lodato da Andrei Gavrilov come “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo”.

Il concerto fa parte del ciclo Suono Italiano 2017.

Programma:
Johann Sebastian Bach
Contrappunto I, II, III, IV da “L’arte della fuga” BWV 1080

Béla Bartók – Sonata Sz80
Allegro moderato
Sostenuto e pesante
Allegro molto

Ludwig van Beethoven – Sonata n.29 in si bemolle maggiore op.106 “Hammerklavier”
Allegro
Scherzo: Assai vivace
Adagio sostenuto. Appassionato e con molto sentimento
Largo. Allegro risoluto

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  • In collaborazione con: CIDIM