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Storie di Architetti Italiani, serie 2: Luigi Moretti

Storie di Architetti Italiani 2

Ciclo di conferenze a cura di Moira Valeri – Università Yeditepe

 

«In breve spazio si concentra un mondo». Luigi Moretti, le strutture barocche e l’«incantamento»

Annalisa Viati Navone

Archivio del Moderno, Accademia di Architettura – Università della Svizzera italiana

Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles

Studioso dell’architettura e dell’arte barocca, di cui propone una rilettura originale, Luigi Moretti si schiera fra i sostenitori del Barocco metastorico inteso come «struttura» ciclica che connota la composizione delle opere e una precisa tipologia di percezione con ricadute emotive. Mediante l’analisi di alcune architetture si tenterà di far emergere la modernità d’un pensiero radicato nella tradizione e influenzato dall’arte informale, forma di barocco contemporaneo praticata da quegli artisti che aveva sostenuto e reso noti in Italia in veste di direttore della rivista “Spazio” (1950-1953) e della galleria omonima (1954-1955).

Annalisa Viati Navone, architetto, ricercatore presso l’Archivio del Moderno (Svizzera) e professore di Storia e Teoria dell’Architettura all’Ecole d’Architecture di Versailles (Francia). Dirige progetti di ricerca incentrati sulla spazialità delle opere di architettura in rapporto ai meccanismi percettivi nonché sui fenomeni di interferenza fra l’architettura e le discipline artistiche (Luigi Moretti, André Bloc, Vittoriano Viganò, Hans Hartung e Anna Eva Bergman). Principali pubblicazioni: “La Saracena” di Luigi Moretti fra suggestioni mediterranee, barocche e informali, (Mendrisio-Milano 2012), Giulio Minoletti (1910-1981). Lo spettacolo dell’architettura (con M.C. Loi e C. Sumi, Mendrisio-Milano 2017).

 

Venerdì 6 Aprile, ore 19.00

ospitato da SALT Galata

Bankalar Caddesi, 11 – Karaköy

Traduzione simultanea

Non si accettano prenotazioni

Immagine: Luigi Moretti nello studio di palazzo Colonna, Roma anni Sessanta (Archivio Centrale dello Stato, Roma)