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Vite vissute pericolosamente: la santità tra storia e leggenda

Vite vissute pericolosamente: la santità tra storia e leggenda

Teatro della Casa d’Italia

10 dicembre 2018, 19:00

Santa Sofia è mai esistita? Chi erano Carpo e Papilo? Cosa ha reso eccezionale la vita di Teofano? E cosa hanno a che fare con la nostra città? Il ciclo di incontri che vi proponiamo racconta le vite di santi coraggiosi, di anime appassionate e di ideali vissuti, capaci di ispirare visioni architettoniche, alimentare leggende e costruire sogni. Specialisti e studiosi di letteratura antica, teologi, archeologi e storici dell’arte si cimenteranno in un dialogo aperto alla scoperta delle figure più rappresentative della spiritualità antica nel mondo bizantino. Dalle loro vite, spesso leggendarie, si tratteggeranno le iconografie, si racconteranno i monumenti istanbulioti a loro intitolati e si apriranno squarci inediti di storia.

Inizieremo il ciclo con una conferenza dedicata all’impalpabile Santa Sofia raccontata da Jean Paul Lieggi e da Andrea Paribeni.

Traduzione simultanea.

Jean Paul Lieggi, “Cetra di Cristo” e “Bocca d’oro”. Gregorio di Nazanzio e Giovanni Crisostomo a Costantinopoli

Andrea Paribeni, Le “vite spericolate” di patriarchi e imperatori nei mosaici della Megale Ekklesia

La grande chiesa dedicata alla Divina Sapienza supplisce alla mancanza di un vero e proprio santo titolare con la presenza di una nutrita schiera di santi: dai Patriarchi dei primordi come Giovanni Crisostomo e Gregorio Nazianzeno, fino a quelli di età paleologa come Atanasio, passando per quelli degli anni eroici della lotta per la difesa del culto delle immagini come Ignazio il Giovane e Fozio. Dei ‘Santi della Santa Sofia’ c’è ampia testimonianza nelle strutture e soprattutto nei mosaici che decorano la chiesa. Accanto a loro, imperatori di accertata e discussa santità, come Costantino e Giustiniano, furono promotori della costruzione e della ricostruzione dell’edificio e la loro memoria è parimenti eternata nei mosaici della Santa Sofia. La conferenza si propone di tracciare un percorso attraverso la millenaria storia della Santa Sofia, scandita da grandi personalità civili e religiose che furono altresì figure chiave della storia dell’impero bizantino.

I relatori

Jean Paul Lieggi è docente di Cristologia e Teologia trinitaria e di Teologia patristica presso la Facoltà Teologica Pugliese, delegato per la zona sud dell’Associazione Teologica Italiana e socio corrispondente della Pontificia Accademia di Teologia. Ha pubblicato la monografia La cetra di Cristo. Le motivazioni teologiche della poesia di Gregorio di Nazianzo(Herder, Roma 2009) e diversi saggi, soprattutto su temi di cristologia, teologia patristica ed ecumenismo.

Andrea Paribeni, laureato alla Sapienza in Storia dell’Arte Bizantina, Dottore di Ricerca in Archeologia tardo antica e medievale presso l’Università degli Studi di Bologna, è professore associato all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dove insegna Storia dell’Arte Medievale e Storia dell’Arte Bizantina. Ha preso parte a diverse missioni di ricerca in Turchia, Siria, Grecia e Italia, volte allo studio e al rilevamento dei monumenti bizantini di queste regioni. Tra i settori di studio privilegiati si segnalano la produzione scultorea di V-VI secolo in marmo proconnesio (con particolare riferimento ai marmi di età giustinianea della Santa Sofia), la topografia e l’urbanistica di Costantinopoli, l’architettura religiosa protobizantina delle regioni anatoliche, i bronzi e i prodotti di arte suntuaria di età medio e tardo bizantina, i mosaici pavimentali e parietali – di epoca classica e medievale – e infine le ricerche sull’attività di scavo e di restauro di Giacomo Boni (1859-1925).

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