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Squola di Babele – La cour de Babel (regia di Julie Bertuccelli, documentario, Francia 2013, 94’)

La proiezione avverrà alla presenza della regista. Seguirà un incontro con il pubblico.

L’evento è organizzato in collaborazione con «Mon 1er Long», il festival di opere prime in lingua francese.

Teatro della Casa d’Italia

8 marzo , ore 19:00 

Un gruppo di ragazzi tra gli undici e i quindici anni si ritrova insieme per imparare il francese. Arrivano dalla Guinea, dalla Bielorussia, dall’Irlanda, Serbia, Venezuale, Senegal, Cina, Libia. Scappano dalla crisi, dai neo nazisti, dall’infibulazione, dalla povertà, dalla solitudine, dalla mancanza di un futuro. Le problematiche dell’adolescenza si sommano ai bilanci in continua trasformazione di ciò che è stato perso e trovato e le tante differenze di origine, cultura e aspettative si annullano nella scoperta delle difficoltà uguali per tutti. Julie Bertuccelli, però, non racconta una storia triste, ma è capace di cogliere prima di tutto l’entusiasmo di quest’avventura agli inizi, le soddisfazioni più che le delusioni, le passioni più forti delle timidezze. Un film che dell’esperienza scolastica, spesso data per scontata o subìta passivamente, ricorda opportunità e privilegi, e che apre il dibattito sull’importanza delle classi di accoglienza, che possano fare da ponte per accompagnare per mano i giovani stranieri all’interno di gruppi di coetanei già chiusi ed omologati.

Entrata presto in contatto con il mondo del cinema grazie a suo padre, il cineasta italo-francese Jean-Louis Bertuccelli, Julie è stata assistente di Krzysztof Kieślowski, Bertrand Tavernier, Rithy Panh, Emmanuel Finkiel e di Otar Iosseliani cui ha dedicato un ritratto per la serie Cinéastes de notre temps. Dopo il suo primo documentario, Un métier comme un autre, fino a La Cour de Babel e Dernières Nouvelles du Cosmos, passando per i due lungometraggi, Depuis qu’Otar est parti (César alla migliore opera prima e Gran Premio della critica a Cannes) eL’Arbre, Julie Bertuccelli s’è imposta come una cineasta sensisbile e attenta. Impegnata nelle rivendicazioni collettive, è la prima donna alla presidenza della SCAM (Société Civile des Auteurs Multimedia) e dirige la neo fondata Cinémathèque du documentaire.

Per il programma: Squola di Babele

 

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