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Sciuscià (regia di Vittorio De Sica, 1946, 90’, drammatico)

 Sciuscià è uno dei titoli che hanno costruito la leggenda del cinema italiano, leggenda per il mondo. Apriva una strada che sarebbe rimasta solo nostra. È il primo capolavoro di De Sica divenuto successo oltre confine, premiato con un Oscar. Lo sguardo è per i ragazzi, un tema carissimo al regista che aveva già firmato I bambini ci guardano e che di lì a poco avrebbe girato Ladri di biciclette. Nato da uno spunto di Giulio Cesare Viola e da un’inchiesta condotta da Cesare Zavattini e Vittorio De Sica tra gli sciuscià romani, il film ebbe un costo modesto (circa un milione di lire). Distribuito in America, riscosse a New York un successo sensazionale e nel 1947 vinse un Oscar onorario.

Vittime di una spietata solitudine sociale, ma pervasi dai miraggi del benessere che la borsa nera e mille traffici leciti e illeciti hanno acceso, due bambini allo sbando, senza famiglia né fissa dimora, inseguono il sogno di un’infanzia in cui vi sia posto per la fantasia. De Sica disegna gli sciuscià del suo film come piccoli uomini precocemente cresciuti alla dura scuola della vita. Abbandonati a se stessi, traditi, umiliati, ingannati dal mondo degli adulti. Sciuscià colpisce per uno svolgimento asciutto e secco, che volge spedito verso la tragedia finale che De Sica osserva con sguardo crudo, alieno da accenti moralistici.

Solo il grande schermo può restituire la lucidità asciutta dello sguardo di De Sica. Vi aspettiamo per quest’opportunità stroridinaria presso il Teatro della Casa d’Italia.

Cast: Franco Interlenghi, Rinaldo Smordoni, Maria Campi, Aniello Mele, Enrico Cigoli, Bruno Ortensi, Emilio Cigoli.

I film sono in lingua originale con sottotitoli in turco.

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