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Ensemble La Dafne

Candia1669, musica italiana nel Mediterraneo ai tempi delle guerre di Creta

Anaïs Chen, violino

Ayako Matsunaga, violino

Rosita Ippolito, viola da gamba

Fabiano Merlante, tiorba, chitarra barocca

Valeria Montanari, clavicembalo

Il 21 giugno in tutto il mondo si celebra la Festa della Musica e ad Istanbul lo facciamo con un concerto straordinario dell’ensamble La Dafne, specializzato nel repertorio antico, barocco e rinascimentale, che proporrà un programma di musiche tratte dal repertorio veneto del ‘600 in un immaginario affresco della musica eseguita e ascoltata nei territori d’Oltremare della Repubblica di Venezia.

Il programma musicale rievoca la caduta di Candia/Creta nel 1669, al termine dell’interminabile guerra che per ventiquattro anni (1645-1669) vide scontrarsi nei mari l’Impero Ottomano da una parte e una coalizione formata dalla Repubblica di Venezia, lo Stato Pontificio, la Francia e l’Impero asburgico dall’altra.

Una precisa ricostruzione del repertorio musicale veneto-padano suonato a Creta durante l’ultimo periodo della cosiddetta “Venetocrazia” sarebbe quasi impossibile. Tuttavia, grazie a numerosi indizi si è costruito “un immaginario affresco musicale”, ossia un viaggio fra i suoni della tradizione turca e ebraica uniti a quelli della scuola veneziana di metà Seicento. Una sorta di riconciliazione ideale delle culture e delle arti.

Il tessuto musicale dell’isola era vivacissimo e articolato, frutto della convivenza e del meticciato culturale fra cattolici, musulmani, ebrei ed ortodossi, esempio della tolleranza di cui godevano i sudditi dello “Stato da Mar” veneziano in quanto a identità etnico-religiosa e stili di vita, come avveniva anche nell’impero ottomano.

Il programma proposto offre una panoramica di questo immaginario mondo sonoro. Così troviamo, a fianco alle composizioni strumentali di Salomone Rossi, ebreo mantovano, con una evidente eco di antiche tradizioni ebraiche e orientali (Gagliarda alla Turca; Sonata Sopra La Scatola, ecc), la strepitosa Ciaccona del veronese Antonio Bertali; la canzona a 3 dalla raccolta Musiche sacre del cremasco Francesco Cavalli; la Corrente detta Ingannatrice del veneziano Martino Pesenti; la sonata sopra La Monica, melodia di probabile origine orientale, del bresciano Biagio Marini.

Il concerto è un’opportunità unica per rivivere le atmosfere sonore di un’isola al centro del Mediterraneo, dove turchi, greci, veneziani e sefarditi s’incontravano, trafficavano, parlavano, cantavano e suonavano, almeno fino al 1669.

L’ensemble La Dafne nasce nel 2010 per raggruppare le esperienze solistiche cameristiche di alcuni dei migliori musicisti attivi nell’ambiente concertistico italiano ed europeo. Obiettivo del gruppo è lo studio ed esecuzione del repertorio strumentale e vocale italiano, francese e tedesco del XVII e XVIII secolo. La formazione è guidata dal primo violino Anaïs Chen, affiancato dalla violinista Akayo Matsunaga ed accompagnato alla viola da gamba da Rosita Ippolito ed al clavicebalo da Fabiano Merlante.

La Dafne affianca all’esecuzione musicale un’intensa attività di ricerca del contesto storico e culturale a cui appartengono i compositori ogni volta proposti. L’assidua attività di ricerca inoltre di pagine musicali ha portato alla riscoperta da parte dell’ensemble anche di composizioni inedite.

La Dafne utilizza un approccio organologicamente attento, utilizzando strumenti musicali, temperamenti e messe a punto per quanto più possibili vicini alla genesi del repertorio indagato.

L’ensemble ha debuttato nel 2010 nell’ambito del Festival dell’Accademia Bizantina con un concerto dedicato alle sonate per viola da gamba di J. S. Bach e da allora si è esibito in numerosi concerti in Italia e all’estero.

Con l’etichetta Bongiovanni l’ensemble ha registrato un cd dedicato al compositore ebreo mantovano Salomone Rossi e nel 2017 ha pubblicato Candia 1669, una raccolta di musiche veneziane, greche, sefardite e turche di metà seicento cui è ispirato il nostro concerto.

Anaïs Chen si esibisce come solista, maestro di concerti, musicista da camera e co-leader dell’Ensemble Daimonion e Duo L’Istante in sedi importanti collaborando con gruppi come La Nuova Musica London, Il Giardino Armonico, Il Profondo, Freitagsakademie Bern, Gli Angeli Genève, Il Gusto Barocco, La Fenice, Kesselberg Ensemble, La Cetra Barockorchester Basel, La Pifarescha, Berlin Baroque, Akademie für Alte Musik Berlin.

Le sue registrazioni stanno ricevendo recensioni entusiastiche e la sua registrazione più recente di sonate per violino di François Francoeur ha ricevuto un Diapason d’Or.

Ha studiato violino moderno a Zurigo e Detmold prima di dedicarsi al violino barocco, conseguendo master con distinzione presso l’Universität der Künste di Berlino e la Schola Cantorum Basiliensis.

Nel 2007 Anaïs Chen ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera per la musica antica di Genova Nervi, nel 2008 ha ottenuto il premio per la borsa di studio della Dienemann-Stiftung di Lucerna, nel 2009 ha ricevuto il premio “Aumann-Preis für innovative Interpretation und Neuentdeckungen” sul occasione dell’International Biber-Competition St. Florian. Il suo duo di formazione L’Istante è stato eletto “2010 promising young ensemble” durante l’International Young Artist’s Presentation ad Anversa, nel 2011 ha ricevuto il Secondo Premio in occasione del Telemann Competition Magdeburg e con il suo Ensemble Daimonion ha vinto il primo premio e Special Premio al Concorso Internazionale Premio Bonporti Rovereto.

Dal 2010 al 2012 ha insegnato violino barocco alla Hochschule für Musik Karlsruhe.

Anaïs Chen ama particolarmente presentare la musica antica in contesti contemporanei, come si può vedere nei suoi progetti EntreTemps o Passagen, spettacoli che uniscono la musica barocca e la danza contemporanea sul palco.

 

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