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Webinar: “Pandemia – dalle Parole alle Immagini”

Antonella Elia (italiana in Turchia), autrice del saggio “Voci da una Pandemia: le parole della paura e della speranza” e Kemal Cömert (turco in Italia), autore e regista del cortometraggio “Distanze: Adolescenti in quarantena” in “Pandemia – dalle Parole alle Immagini” presenteranno i loro rispettivi lavori. La moderatrice dell’incontro, Vincenza Iadevaia, anche lei tra due mondi, approdata dagli Stati Uniti nel paese della Mezzaluna dopo aver sposato un turco, farà emergere i punti di interconnessione tra due prospettive diverse; un lavoro interessante che getterà un ponte tra due canali di comunicazione apparentemente slegati, le parole e le immagini, e due mondi culturali, quello italiano e turco, a prima vista diversi e distanti ma accomunati profondamente nella loro Mediterraneità.

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Traduzione simultanea in turco.

Antonella Elia, docente e formatrice MIUR, è stata professore a contratto di Infor­matica Umanistica presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Trasferi­tasi in Turchia, nel 2015, come lettrice MAECI, insegna nel Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere presso l’Istanbul Üniversitesi, dove ricopre attualmente il ruolo di Professore Associato. Oltre ad aver scritto numerosi ar­ticoli scientifici, crocevia tra il mondo umanistico e quello informatico, è autrice di In­chiostro digitale (2004), Uomini di latta e sogni di metallo (2006), Cogitamus Ergo Sumus (2008), Discipulus ludens (2018) e “Voci da una Pandemia – le Parole della Paura e della Speranza” (2020).

Kemal Cömert, nasce nel 1973 ad Ankara in Turchia, da madre italiana e padre turco. Dopo la morte del padre nel ’78 la famiglia si trasferisce in Francia e dal 1984 rimane in pianta stabile a Roma. Con una formazione da grafico e webdesigner, la sua carriera da documentarista inizia circa 7 anni fa. Si specializza nel mondo delle malattie rare con diversi servizi e documentari nel campo, tra cui “Pensavo di essere diverso”, miglior documentario del Festival “Uno sguardo raro” ed. 2019, in cui racconta la storia di Alex, affetto da XLPDR unico caso italiano. È produttore e co-produttore di diversi altri progetti sulle terapie genetiche avanzate e progetti di divulgazione scientifica.

Vincenza Iadevaia, originaria del Sud Italia, dopo aver conseguito un dottorato in Studi Comparati negli Usa, si è trasferita ad Istanbul dove ha ottenuto una borsa di studio presso la “Kadir Has Üniversitesi”. Ha nel frattempo prodotto un documentario sulla “Lingua dei Segni”, progetto finanziato dall’ Unione Europea. Attualmente insegna “Lingua e Cultura Italiana” alla Bogaziçi Üniversitesi.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura