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Racconti di memorie e amnesie: incontro con Burhan Sonmez e Luciana Castellina

«In realtà è una storia lunga, ma sarò breve. Non si era mai vista una nevicata così a Istanbul». In una prigione sotterranea di Istanbul, quattro uomini si ritrovano insieme a condividere una cella in cui le coordinate di tempo e spazio sono praticamente annullate. Da quell’anfratto non è possibile capire se sia giorno o notte, ora di pranzo oppure di cena. Ai quattro prigionieri, lo Studente, il Barbiere, il Dottore e il Vecchio, non resta altro che affidarsi alla parola e, per dieci giorni, proprio come ne “Il Decamerone” di Boccaccio, narrano a turno delle storie. Queste storie sono il pretesto per riflettere sulla natura umana e su quella di Istanbul, indiscussa protagonista del romanzo. La città, con tutti i suoi contrasti, le sue contraddizioni e le infinite realtà che la compongono, è la vera protagonista del libro: la Istanbul “di sopra” insieme alla Istanbul sotterranea, quella della speranza e della luce mescolata – fin dal titolo – alla sua gemella, quella dell’ombra, dell’arroganza degli uomini, della brutalità del potere.

Istanbul Istanbul è stato tradotto in italiano da Anna Valerio per l’editore Nottetempo e la positiva accoglienza ottenuta dimostra il forte interesse che suscita la letteratura turca contemporanea in Italia oggi. Di letteratura, della sua scrittura, parlerà l’autore Burhan Sönmez assieme a Luciana Castellina, giornalista, scrittrice, attivista e più volte eurodeputata nell’incontro che si terra presso l’Istituto Italiano di Cultura, moderato da Nicola Verderame, traduttore di Labirent, il nuovo romanzo di Burhan Sönmez, di imminente uscita presso Nottetempo.

Burhan Sönmez è nato a Haymana. Si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di İstanbul. Per tanti anni ha vissuto in Inghiterra. Ha pubblicato le seguenti opere: Nord (2009), Innocenti(2011), İstanbul İstanbul (2015) e Labirinto.

Col suo romanzo Innocenti ha vinto il premio 2011 Sedat Simavi e Izmir St. Joseph , miglior romanzo. Nel 2015 con una raccolta dal titolo BUYAZ, composta dalle storie – Bir Dersim Hikâyesi, Bana Adını Söyle e Gezi – ha vinto un premio onarario.

I suoi romanzi sono stati tradotti in 38 paesi. Negli Stati Unito ha vinto il premio Vaclav Havel (2017), in Inghilterra invece EBRD Premio Letterario (2018) .

Ha tradotto in lingua turca Il matrimonio del cielo e dell’inferno, opera del poeta William Blake. All’Università METU di Ankara ha dato delle lezioni sulla letteratura e sul romanzo. E membro del Pen International. Ha scritto articoli per La Repubblica, Guardian, Die Zeit, BirGün.

Luciana Castellina, giornalista e scrittrice, grande militante politica, si è iscritta al PCI nel 1947, partito da cui è stata radiata nel 1969 quando, con Magri, Natoli, Parlato, Pintor e Rossanda, fonda “Il Manifesto”. Con nottetempo ha pubblicato La scoperta del mondo, entrato nella cinquina finalista del Premio Strega nel 2011, e Siberiana (vincitore del Premio Letterario Vallombrosa) nel 2012. Entrambi hanno riscosso successo di stampa e di vendite. Nel 2014 il suo ultimo libro, Guardati dalla mia fame, scritto con Milena Agus.

Traduzione simultanea

 

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