Il convegno vuole fornire l’occasione di riflettere sul modello di valutazione che viene adottato, spesso acriticamente, nelle scuole turche ed italiane, pur nelle loro innegabili differenze di impostazione, allargando inoltre la prospettiva ad altri paesi. L’appuntamento e’ presso ıl Liceo I.M.I. di Istanbul il 16 e il 17 maggio 2019, per promuovere insieme una cultura della valutazione più equa e stimolante per i nostri studenti.
Le valutazioni scolastiche dovrebbero poter evidenziare l’effetto che la classe, l’insegnante o l’appartenenza di genere ha sulla prestazione del singolo studente, per non determinare situazioni di ingiusta disparità, specialmente nell’epoca della globalizzazione, nella quale la spendibilità a livello mondiale del titolo di studio e dei punteggi ad esso connessi rende sempre più determinante l’equità della valutazione.
Ne escono penalizzati gli studenti che sono dotati di capacità e strumenti cognitivi diversi da quelli indagati dai modelli di valutazione attuali. In particolare, sono penalizzati gli studenti immigrati, quelli appartenenti a minoranze portatrici di culture non valorizzate nella realtà locale, quelli con talenti artistici o manuali, gli studenti con bisogni educativi speciali.
L’idea di educazione come strumento di sviluppo economico e sociale e una visione della valutazione di tipo razionalistico (con conseguenze decisive sull’impostazione del curricolo) legittimano l’idea che lo studente da valutare non sia un soggetto unico ma sia del tutto comparabile agli altri mediante prove discriminanti che stabiliscono una graduatoria “dal più bravo al meno bravo”, con importanti ripercussioni sulla vita dei singoli studenti in termini di sviluppo personale e mobilità sociale.