“Il paesaggio di Sinan, tra architetture, territorio e scambi culturali”
La presentazione del libro di Luca Orlandi “Il paesaggio delle architetture di Sinan. L’esempio della Tracia” è una nuova occasione per ripensare al valore del celebre architetto ottomano oggi e al suo enorme lascito, in forma di architettura e di opere d’ingegneria, sparso per un territorio vastissimo che una volta fu in possesso del potente Impero ottomano. Soprattutto nella penisola balcanica, terra di conflitti ma anche di importanti scambi culturali e commerciali, a causa della vicinanza e della coesistenza con le potenze europee e caratterizzata da differenti culture, tradizioni e religioni, queste tracce sono visibili ancora oggi lungo le antiche strade carovaniere o nei centri abitati, mostrando come la civiltà ottomana fu capace di espandersi ma anche di adattarsi ai luoghi conquistati. In questo senso il caso della Tracia analizzato da Orlandi si pone come modello di quel modus operandi di ‘ottomanizzazione’ del territorio realizzato in gran parte proprio nel corso del XVI secolo. Le architetture di Sinan diventano così segno dell’estro creativo artistico-architettonico ottomano legato alla capacità di amministrare e gestire popoli e terre così diverse fra loro e hanno lasciato un forte impatto nel territorio, grazie alla volontà di sultani illuminati come Solimano il Magnifico e grazie alla capacità del grande architetto ottomano di saper leggere e interpretare il paesaggio in cui costruiva i suoi capolavori.
Partecipanti:
Asst. Prof. Dr. Luca Orlandi: “Ripensare i paesaggi ottomani e l’opera di Sinan oggi”
Prof. Dr. Aygül Ağır: “Incontri e scontri nella cultura mediterranea: le transizioni architettoniche nelle opere di Sinan e Palladio”
Prof. Dr. Reha Günay: “L’importanza di Sinan”
Traduzione simultanea
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