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Suono italianio:BENEDETTO LUPO

 

Nell’ambito di Suono Italiano 2017

BENEDETTO LUPO, pianoforte

Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo si è imposto giovanissimo in numerosi concorsi internazionali. Ha suonato più volte al Lincoln Center di New York, al Wigmore Hall di Londra, con la Philharmonie di Berlino, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, al Festival Internazionale di Istanbul. È stato ospite dei più importanti teatri italiani, dal Teatro alla Scala di Milano al San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia, il Regio di Torino, il Carlo Felice di Genova, il Massimo di Palermo e il Petruzzelli di Bari. Ha suonato con le maggiori istituzioni concertistiche tra le quali l’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia di Roma, l’Orchestra Nazionale della RAI, l’Orchestra Verdi di Milano, l’Accademia Filarmonica Romana, la Chicago Symphony, la Boston Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la London Philharmonic, la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Orquesta Nacional de España, l’ Orchestre du Capitole de Toulouse e la Bruckner Orchester Linz.
Ha inciso per BMG, VAI, NUOVA ERA e pubblicato l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per la ARTS. Nel 2005 è uscita la sua incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi che ha ottenuto ben cinque premi internazionali, tra i quali il prestigioso “Diapason d’Or”.
Pianista dal vasto repertorio, Benedetto Lupo ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica ed è spesso invitato nelle giurie di prestigiosi concorsi pianistici internazionali. Dall’anno accademico 2013/2014 è titolare della cattedra di pianoforte nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, istituzione della quale, dal dicembre 2015, è accademico effettivo.

Note al Programma:

Il programma è diviso in due parti.
La prima rende omaggio a Nino Rota con i preludi per pianoforte. Si tratta di brevissime pagine ricche di delicatezza e visionarietà che ricreano un mondo onirico e spesso malinconico. Abbondano i rimandi cinematografici all’opera felliniana tradotti in una scrittura cristallina e piena di colori sapienti. I preludi si rifanno alle squisitezze della musica francese per pianoforte del primo ‘900 di cui Rota era un estimatore grandissimo.
Seguono tre pezzi di Debussy, concepiti inizialmente come parte di un trittico: dalle atmosfere quasi allucinate e talora fantasmagoriche di “Masques” alla qualità meditativa di “ … d’un cahier d’esquisses…”, per giungere poi alla conclusione esaltata de “L’isle joyeuse”.

La seconda parte del concerto è invece dedicata a Scriabin e Rachmaninov. Si inizia con la Sonata-Fantasia di Scriabin, un pezzo dalla scrittura impressionista ispirato dal movimento delle onde del mare, e si termina con la Seconda Sonata di Rachmaninov, vertice del tardo romanticismo e del virtuosismo russo, opera ricca di contrasti e di tempestosa drammaticità.

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: IIC Istanbul
  • In collaborazione con: CIDIM