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Blanco

Mostra fotografica di Stefano De Luigi

Nell’ambito di Fotoistanbul (Beşiktaş International Festival of Photography)

Nell’ambito di Fotoistanbul (Beşiktaş International Festival of Photography), organizzato dal Comune di Beşiktas e Fotoistanbul Creative Team (curatore: Jason Eskenazi), mostra di Stefano De Luigi. Tema dell’edizione 2015 del Festival e’: Lives of Others – Başka Hayatlar. Per ulteriori informazioni: Fotoistanbul BLANCOBlanco A cosa assomiglia lo sguardo di una persona cieca? Può un cieco mostrare gioia, felicità, delusione, pena, sofferenza, pietà, rimpianto, con il solo uso dei propri occhi? La mancanza della vista può far perdere la complicità tra il soggetto e il fotografo? Noi usiamo sempre il termine cieco per indicare una persona, allo stesso modo in cui definiamo uno biondo, grasso, povero o ricco. E forse, in alcuni casi è la verità. Poco importa se succede in Africa, Asia o Europa. Il fatto è che non possono vedere la luce, i colori, gli eventi giornalieri siano essi spaventosi o favolosi. I ciechi sono un contrasto. E’ più facile ignorarli, il loro handicap è nascosto, ma c’è. Non è necessario voltarsi da un’altra parte, loro non se ne accorgerebbero. Sembrano “normali” ma non lo sono. Hanno un loro proprio mondo, lo stesso e un altro rispetto al nostro, fatto di differenti sentimenti, differenti immagini, differenti colori. E di buio. Blanco è un progetto realizzato in collaborazione con CBM Italia (Christian Blind Mission) il cui scopo è raccontare la condizione dei ciechi nel mondo e informare sui piccoli-grandi passi fatti per curare questa realta’. “Blanco” è patrocinato dal programma del’OMS, “World Vision 2020”, il cui obiettivo è eliminare la cecità non permanente provocata da povertà, sottosviluppo, guerre entro il 2020. Quattro anni di lavoro, quindici paesi visitati (Liberia, Nigeria, Uganda, Rwanda, Burundi, Congo, Peru, Brazil, Bolivia, Thailand, China, Laos, Vietnam, Bulgaria, Lithuania), è un viaggio per immagini che emoziona senza ferire, che sensibilizza, che informa e che utilizza la fotografia d’autore per raccontare a tutti, con un linguaggio universale, un dramma spesso sconosciuto e molte volte dimenticato. Il progetto “Blanco” è diventato un libro, un multimedia e una mostra. Numerosi sono stati i riconoscimenti fra I quali: World Press Photo Multimedia Contest, POYi Best Photography Book Award e il W.E.Smith Fellowship Grant. Stefano De Luigi (Colonia, 1964). Vive a Parigi dal 1989 al 1996 dove lavora per il Museo del Grand Louvre. In questi anni espone in collettive: Edinburgo, Parigi, Arles e personali: Braga e Savignano. Nel 2000 comincia il progetto Pornoland, un viaggio fotografico sui set della pornografia nel mondo. Nel 2004 Pornoland diventa un libro con testo di Martin Amis, edizioni Contrasto, Thames and Hudson, Knessebeck, La Martinière. Pornoland viene esposto alla galleria REA (Parigi, 2004), alla Galleria Santa Cecilia (Roma, 2005), al Lanificio (Napoli 2006) al Festival Transphotographiques (Lille, 2007), NYPF Photofestival (New York 2011). Altre mostre personali in questi anni sono al WHO (Ginevra 2010), VII Gallery (New York 2010), Galleria 10b (Roma 2010), MART ( Rovereto 2011), Photofestival ( Atene 2012), Fondazione Stelline (Milano 2013) Paris Mois de la Photo (2014). Nel corso degli anni De Luigi ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui 4 World Press Photo, il W.E. Smith Fellowship Grant, Getty Grant for Editorial Photography. Il libro Blanco un progetto sulla cecità vince nel 2011 il POYi Best Photography Book Award. Stefano De Luigi fa parte dell’agenzia VII dal 2008.