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Io la conoscevo bene

di Antonio Pietrangeli

Nell’ambito della rassegna NINO MANFREDI: L’avventura di un attore

Io la conoscevo beneRegista: Antonio Pietrangeli Interpreti: Nino Manfredi, Mario Adorf, Enrico Maria Salerno, Ugo Tognazzi, Stefania Sandrelli, Jean-Claude Brialy, Karin Dor, Franco Fabrizi, Turi Ferro, Joachim Fuchsberger, Robert Hoffmann, Franco Nero Drammatico, Italia/Francia, 1965, 115’, B/N, italiano con sottotitoli in turcoAdriana, ragazza di provincia che vuole farsi strada nell’ambiente romano dello spettacolo. Dopo essersi sistemata in un piccolo appartamento di fronte al Gazometro, comincia a passare da un impiego all’altro: domestica, parrucchiera, maschera in un cinema, cassiera in un bowling. La sua ricerca la porterà a conoscere numerosi personaggi che con maggiore o minore fortuna fanno parte di quel mondo. Il titolo rievoca in chiave amaramente ironica lo stato di solitudine nel quale viene a trovarsi la giovane ragazza, circondata da tante persone che millantano di conoscerla bene ma che provano soltanto a sfruttarla, salvo poi dimenticarsi di lei. Cinque anni dopo “La dolce vita”, il film che celebra Roma come il regno incantato dello spettacolo, esce un film che è un tragico atto di denuncia verso lo stesso mondo. “Io la conoscevo bene” è un titolo pieno di pietà e di rimpianto. Lo sguardo su Roma e sull’industria cinematografica, con le sue feste e le sue lusinghe, non è compiaciuto e affascinato. Si distinguono due attori d’eccezione: Nino Manfredi, nei panni del talent scout da strapazzo che cerca senza successo di lanciare Adriana, e Ugo Tognazzi, nei panni dell’attore fallito, protagonista di una scena grottescamente dolorosa in cui si esibisce come un barboncino ammaestrato per il divertimento sadico del divo onnipotente della festa. È questo il mondo che sfrutta e raggira l’ingenuità della protagonista, in un crescendo drammatico che, sommando le delusioni professionali a quelle amorose, conduce il film verso un tragico finale.