Il 25 marzo del 1911, oltre 100 anni fa, nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori persero la vita. Di quei 146 lavoratori, la gran parte erano donne e fra queste la quasi totalità erano immigrate. Anche se la festa della donna era stata istituita già nel 1909 dal Partito Socialista americano per rivendicare il suffragio universale, è dopo la tragedia di New York che la ricorrenza cominciò a essere celebrata in tutto il mondo con maggior forza.
Oggi, altre donne, molte delle quali costrette a migrare dai propri paesi, si trovano in condizioni di precarietà, ma per fortuna in alcuni casi possono contare sull’aiuto di donne che con generosità, altruismo e dedizione, lavorano perchè migliorino le condizioni di vita e di salute di tutte. E’ a queste donne che l’Istituto Italiano di Cultura e l’Istituto Cervantes, assieme, vogliono dedicare l’8 marzo. Lo faremo invitando alcune di loro, responsabili di ONG, volontarie e religiose, a raccontarci la loro esperienza e a condividere con noi sforzi e soddisfazioni di una vita dedicata ad aiutare donne, giovani, anziane, bambine, in difficoltà: anime indomite, che nonostante le ferite, le paure, le umiliazioni non smettono di cercare una vita dignitosa. Esempi fulgidi di coraggio e resilienza.
Se molto è stato fatto rispetto a un secolo fa, quando venne istituita questa giornata, molto ancora resta da fare. La marcia non è finita, l’uguaglianza non è stata ancora realizzata. Vi aspettiamo tutte e tutti in Istituto l’8 marzo!
L’evento è organizzato assieme all’Istituto Cervantes.
Traduzione simultanea italiano – turco e spagnolo – turco
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