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Galata, Un’Isola di Utopia (Serkan Koç, Documentario, Turchia, 2023, 93′) | Proiezione in sala

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L’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul è lieto di ospitare in prima visione il documentario “Galata, Un’Isola di Utopia” del regista Serkan Koç, che racconta l’affascinante storia di Galata, simbolo di tolleranza e ricchezza culturale, dalla storia ai giorni nostri.

Partendo dall’Italia, il documentario ripercorre le orme di Galata, conducendo ricerche a Genova e Venezia per svelare questo ponte culturale. Questo viaggio di scoperta rivela come personaggi storici, artisti e nazionalità diverse convivano nelle strade di Galata.

Proiezione in sala, in lingua turca e sottotitoli in italiano.

• Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Non è necessaria la prenotazione

Trailer:

GALATA: UN’ISOLA DI UTOPIA

Il decimo sultano ottomano… Solimano il Magnifico, come era conosciuto in Occidente, stava preparando il suo esercito per la più lunga campagna dell’Impero. L’obiettivo era Baghdad. Era così sicuro della sua vittoria che volle che questa lunga campagna, che avrebbe sbloccato l’Oriente, fosse registrata dall’inizio alla fine. Gli strumenti di registrazione di quel periodo erano, ovviamente, carta, penna e pennello. Il miglior utilizzatore di queste tre armi fu Matrakçı Nasuh, chiamato il Da Vinci dei turchi.

Matrakçı, che era un vero uomo del Rinascimento con la sua intelligenza acuta, il suo vasto talento e la sua personalità versatile, decise di partire da Galata per disegnare il nome della gamma di Kanuni. Perché questa magica collina stava vivendo il Rinascimento dell’Impero Ottomano proprio come lui. Era un enorme panorama di lingue, religioni e culture. Il Mevlevihane e la sinagoga, il mercante e il bullo, la moschea e la taverna, il pescatore e il banchiere avevano creato un’isola di Utopia.

Il documentario “Un’isola di utopia, Galata” racconta la storia unica di Galata accompagnata dalla miniatura di Matrakçı. La miniatura è stata ricreata cinque secoli dopo da Taner Alakuş, uno dei più importanti artisti di miniature di oggi. Ad ogni tocco dell’artista che rivela la miniatura, si apre un tunnel temporale. Guerrieri galati, marinai fenici, genovesi, bizantini, ottomani, banchieri, luoghi di culto, taverne, balose, esploratori, invasioni, disastri, urla, gioie, canti, grida… Accompagnato dalla miniatura di un artista vissuto secoli fa, il pubblico scopre quest’isola di utopia, dove grandi culture hanno lasciato tracce gigantesche.

Una tappa del documentario è stata girata in Italia. Le tracce dei marinai italiani che fondarono Galata sono state cercate a Genova e a Venezia. La musica del documentario è stata preparata da un gruppo musicale che mantiene viva la musica italiana del XII secolo. Accompagnati da loro e dalla loro musica, la porta sul retro di un bazar in cui entriamo da Venezia conduce a Yelkenci Han, le scale curvilinee di una locanda portano alla Torre di Galata e la fine della gola conduce a Serpuş Han. In questo modo, il documentario getta un ponte culturale tra l’Italia e Galata sul percorso aperto dalla musica.

Da Matrakçı Nasuh ad Abidin Dino, da Andre Chenier a James Balwin, chi ha percorso le strade di Galata? Come convivevano in quest’isola di tolleranza genovesi, franchi, ebrei, armeni, greci, musulmani e non musulmani?