Il film raccontana storia che ha ancora una strordinaria contemporaneità! Una giovane e povera coppia di sposi, che ha un disperato bisogno di una casa, mobilita amici e parenti per costruire una baracca in un terreno comunale. Hanno scoperto che, per legge, se riusciranno in una notte ad arrivare al tetto non potranno più essere scacciati. Alla mattina i lavori non sono ancora ultimati, ma le guardie, di buon cuore, fingono di non accorgersene.
Nel 1956 l’Italia sta faticosamente uscendo dal dopoguerra. Il sogno di un futuro migliore ha l’odore, il profumo di frigoriferi che sostituiscono il ghiaccio comprato a peso, la televisione parla e mostra immagini dalle vetrine dei rivenditori ma è ancora un miraggio, così come le poche utilitarie in giro per le strade. Essere “poveri ma belli” serve a poco… Luisa e Natale, giovani sposini innamoratissimi ma senza una lira in tasca (lui è un apprendista manovale), optano, dopo qualche improbabile tentativo di affittare un appartamento, per la costruzione di una baracca laddove di baraccati ce ne sono già a migliaia. E la baracca deve essere costruita in una notte perché c’è una specie di legge non scritta che tutela chi ce la fa a finirla in poche ore. Tetto compreso.
La tematica è forte ma stepera coi toni del neorealismo rosa l’inadeguatezza di un governo impotente che tenta di far fronte ipocritamente a problemi che non sa o non vuole risolvere. Pur senza lo sguardo dolente e pietoso che la materia narrativa avrebbe meritato (tratta da una scenggiatorua di Zavattini) il film tecnicamente rasenta la perfezione, il De Sica regista è impareggiabile. Gli attori, come copione neorealista vuole, vengono dalla “strada”.
Cast: Gabriella Pallotta, Giorgio Listuzzi, Gaetano Ronzelli, Luciano Pigozzi
I film sono in lingua originale con sottotitoli in turco.
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