Quattro vite a confronto. La fatica di diventare adulti attraverso gli occhi di quattro ragazzi napoletani: Fabio ed Enzo, due dodicenni ancora bambini, e Adele e Silvana, due ragazzine quattordicenni nel 1999. Quattro sguardi pieni di bellezza, tristezza, ironia, ingenuità, cinismo. Li ritroviamo nel 2013. Sui loro volti si legge la speranza delusa di cambiamento e la crudeltà di una città che “mangia” i suoi figli e che li “mastica e sputa” con rapidità impressionante. E’ forse questo il nucleo oscuro del film: il ritratto indiretto di una città come Napoli il cui modo di vivere violento, radicale e intenso sciupa senza ritegno – e in modo molto più rapido che altrove – ideali e volontà di cambiamento delle varie generazioni che si succedono. Il film è il documentario italiano più premiato del 2013.