Nerone ha ucciso sua madre ed è passato alla storia come un mostro. Costantino ha conquistato il trono massacrando i rivali ed è stato fatto santo. Strano caso davvero quello di Costantino (274-337 d.C.), signore dell’impero romano per oltre trent’anni, dal 306 alla morte. Più si leggono i testi antichi e più la sua figura appare inafferrabile. Da un lato, c’è l’eroe della leggenda cristiana, dall’altro c’è il politico cinico che si serve furbescamente del cristianesimo per puntellare il suo regime tirannico.
Sua madre Elena, donna di potere, ebbe una vita altrettanto avventurosa e costellata di viaggi in Terra Santa. A lei dobbiamo la Basilica dell’Anastasis sul sepolcro, la Basilica della Natività a Betlemme, la Basilica dell’Ascensione sul Monte degli Ulivi ed è l’indiscussa protagonista della leggenda del ritrovamento della Vera Croce, che contribuì alla sua santificazione.
Di Costantino ed Elena, delle loro gesta e degli edifici che ne testimoniarono la grandezza, ne parlano i proff. Maria Tilde Bettetini e Mauro Della Valle.
Maria Tilde Bettetini (IULM, Milano)
Elena e Costantino alla prova della storia.
Mauro Della Valle (Università degli Studi di Milano, La Statale)
Tra fonti e monumenti: Costantino ed Elena nell’architettura e nell’arte di Costantinopoli-Nuova Roma.
Maria Tilde Bettetini è docente di Estetica e Filosofia delle Immagini allo IULM di Milano, dopo aver insegnato Storia della Filosofia Medievale all’università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo studi di Storia della Filosofia – laurea in Filosofia Antica (sulla Repubblica di Platone, relatore il prof. Giovanni Reale) e dottorato di ricerca sul concetto di misura in Agostino di Ippona – si è dedicata all’approfondimento dello statuto dell’immagine e della finzione nelle sue diverse forme, dall’inganno alla finzione artistica. Ultimamente ha applicato gli esiti delle ricerche sull’iconoclastia alla tragica attualità del terrorismo e dei conflitti in Medio Oriente. Ha tradotto e commentato opere di Agostino di Ippona (tra queste le Confessioni, Biblioteca della Pléiade, Gallimard-Einaudi 2000). Collabora con l’inserto culturale del Sole24ore e dirige le due collane di filosofia di Bompiani, Il Pensiero Occidentale e Testi a Fronte.È stata membro dei Direttivi della Società per lo Studio del Pensiero Medievale e della Società Filosofica Italiana – sezione lombarda. Forma parte del Collegio del Dottorato in Visual e Media Studies fin dal suo costituirsi.
Mauro della Valle si è laureato in Lettere con Fernanda de’ Maffei presso la Sapienza Università di Roma. Professore aggregato presso l’Università degli Studi di Milano “La Statale”, dall’A.A. 2000-2001 insegna Storia dell’Arte bizantina e Storia dell’Arte medievale presso il Dipartimento di Beni culturali e ambientali e presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia della stessa Università. I suoi principali interessi di ricerca sono la topografia, l’architettura e l’arte di Costantinopoli, in particolare nei secoli IV-VI, ma anche in età macedone e paleologa; l’arte medievale a Roma; i rapporti tra pittura italiana e pittura bizantina nel Medioevo. È membro dell’AISB (Associazione Italiana Sudi Bizantini) e dell’AISAME (associazione Italiana Storici dell’Arte Medievale).
Traduzione simultanea.
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