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‘Transylvanian Rugs’ a Highly Successful Anatolian Group, conference held by Stefano Ionescu

Stefano Ionescu was born in 1951 in Timişoara, at the border of Transylvania, graduated in Bucharest and lives in Rome since 1975. As an independent scholar on Oriental carpets, he has dedicated almost twenty years to the study of the Anatolian rugs, starting with those which survived in Transylvania. This region continues to be the repository of the richest and best-preserved corpus of small Turkish carpets outside the Islamic world: nearly four hundred examples attributable to the golden period of Ottoman weaving, from the 16th to 18th cent.: ‘Holbein’, ‘Ushak’, ‘Lotto’, Selendi and a wealth of so-called ‘Transylvanian’ rugs.

In order to prove the Anatolian origin and to explain the presence of these rugs in Transylvania, Stefano Ionescu published a comprehensive study, Antique Ottoman Rugs in Transylvania, with the entire collection of the Black Church, together with the most important examples from the Churches and Museums inside and outside Romania. The book was awarded the Romanian Academy Prise in the History of Art, which is a very rare event in the rug literature. As a distinct project the author is producing in Sultanhanı high quality Replicas of the originals in Transylvania, employing hand carded and hand spun wool, natural dyes and traditional technique.

 

The conference will be held in English without translation. No reservation required.

İstanbul Dimitrie Cantemir Romen Kültür Merkezi

Cihangir, Sıraselviler Cd. No:21, 34433 Beyoğlu/İstanbul

 

 

La Transilvania custodisce tuttora il fondo più ricco e meglio conservato di tappeti turchi esistente fuori del mondo islamico. Si tratta di quasi quattrocento esemplari, databili fra la fine del ’400 ed i primi del ’700 ­– periodo culmine della produzione tessile ottomana – che appartengono ai gruppi classici degli Holbein, degli Ushak, dei Lotto, dei Selendi e dei cosiddetti Tappeti “Transilvania”.

Da oltre 15 anni Stefano IONESCU, nato a Timișoara, ai confini della Transilvania, e residente, da oltre 45 anni a Roma, si è dedicato allo studio ed alla promozione culturale del patrimonio tessile della Transilvania. Il suo primo volume Antichi Tappeti Ottomani in Transilvania (pubblicato anche in inglese, tedesco, romeno ed ungherese), viene considerato il lavoro fondamentale sull’argomento. Il libro ha ricevuto il premio dell’Accademia Romena per la storia dell’arte G. Oprescu 2008, evento assai raro per le pubblicazioni sui tappeti. Nel Giugno 2011 ha ricevuto il premio Joseph V. McMullan Award for Scholarship and Stewardship in Islamic Rugs and Textiles considerato la più alta onorificenza in materia.

Attualmente collabora alle riviste del settore, HALI, Carpet Collector (Germania), Ghereh (Italia) ed Alive (Turkia), organizza mostre e viaggi di studio per gli appassionati di tappeti e tessili. A Giugno 2019, alle celebrazioni della rivista HALI ha presentato una conferenza sui tappeti ‘Transilvania’ nella pittura.

Recentemente, in collaborazione con Museo Nazionale Tedesco ha iniziato a realizzare a Sultanhani, in Anatolia, copie fedeli dei tappeti ‘Transilvania’ basate sui modelli originali al fine di incoraggiare lo spostamento dei preziosi esemplari dalle chiese nei musei. Allo stesso tempo, questo progetto si propone di rinvigorire la tradizione dei tappeti annodati classici anatolici.

In occasione della conferenza di Istanbul, Stefano Ionescu presenterà due dei suoi ultimi libri:

– il volume dedicato alla bellissima Chiesa S.ta Margareta di Mediaș: il monumento e la collezione di tappeti.

– il Handbook of Fakes by Tuduc un libro che documenta la storia del più grande falsario di tappeti del XIX secolo.

  • Organizzato da: İtalyan Kültür Merkezi
  • In collaborazione con: Romen Kültür Merkezi