Vinicio Capossela in concerto
“Tutta la storia del rapporto tra oriente e occidente passa per un ponte. Da “il ponte sulla Drina” all’immane ponte sul Bosforo, si gettano ponti da una sponda all’altra per colmare abissi, distanze, ignoranza, malintesi.
Abbiamo preparato un concerto per strumenti ad arco, e dunque strumenti la cui anima stessa è un ponte, anzi un “ponticello”. Gli strumenti classici della cultura occidentale – un quartetto d’archi d’eccezione, proveniente da Torino come il De Amicis che regalò la più emozionante descrizione di Costantinopoli della sua epoca – uniti agli strumenti medievali di Giovannangelo De Gennaro, che già parlano la lingua d’oriente richiamandosi a una storia antica in cui le musiche si fondono.
Pensando agli archi penso anche ai tappeti volanti, alle divise, a Donizetti Pashà, alle orchestre europee e alle bande militari ottomane, alle straordinarie musiche che quei ponti hanno generato. Certo i ponti si distruggono e sono i primi bersagli dei conflitti, e la nostra tragica attualità ce lo ricorda, ma proprio per questo non bisogna sottrarre alla cultura, alla musica, la missione di costruirne, a partire anche da archetti, ponticelli e cose piccole come le canzoni. Per questo andremo ad eseguire un programma che mette insieme canzoni di mare, epica, geografia, treni, Dante, Michelangelo e rebetiko… tutto quello che le mareggiate portano e rimestano da una sponda all’altra dalle Colonne d’Ercole ai Dardanelli. Per sentire l’eco della musica più che del cannone” (Vincio Capossela).
Formazione:
Vinicio Capossela – voce, pianoforte, chitarra
Enrico Lazzarini – contrabbasso
Giovannangelo de Gennaro – voce, viella, flauti
Quartetto d’Archi di Torino:
Edoardo De Angelis – violino
Vittorio Marchese – violino
Andrea Repetto – viola
Manuel Zigante – violoncello
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