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Festival Internazionale di Letteratura e di Cinema di Izmir

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L’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul in collaborazione con il Consolato d’Italia di Izmir partecipa alla seconda edizione del Festival Internazionale  di Letteratura e di Cinema. Nella rassegna sono presenti due film italiani. Comandante di Edoardo De Angelis e Lubo  di Giorgio Diritti.

 

20 aprile ore 19:00

Casa d’Italia IZMIR

KOMUTAN

Regia  Yönetmen  Edoardo De Angelis

All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga nell’Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano. Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda la nave nemica a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i ventisei naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà alle spalle”.

 

25 aprile ore 19:00

Casa d’Italia IZMIR

LUBO

Regia Yönetmen Giorgio Diritti

Lubo è un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli, strappati alla famiglia in quanto Jenisch, come da programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada (Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse). Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.

Maggiori informazioni: https://www.izmir.bel.tr/tr/Haberler/2-izmir-uluslararasi-edebiyat-sinema-bulusmasi-basliyor/50008/156