Venerdì 13 settembre 2024, ore 19.00
Sede dell’evento: Auditorium Istanbul Modern
Il Madre – museo d’arte contemporanea Donnaregina, situato a Napoli, è stato fondato nel 2005. Il museo è ospitato nel Palazzo Donnaregina, un edificio ottocentesco acquistato dalla Regione Campania, di cui Napoli è capoluogo, e restaurato su progetto dell’architetto portoghese Álvaro Siza Vieira. Situato nel quartiere di San Lorenzo, il centro storico della città, adiacente a importanti punti di riferimento, il museo fa luce sul passato e sul futuro attraverso la sua collezione e le mostre temporanee, organizzate con approcci museologici contemporanei.
La presentazione di Eva Fabbris, intitolata “Madre: Storie a Napoli” si concentra sulla ricerca alla base delle mostre e dei programmi del museo. Concentrandosi sul ruolo culturale di Napoli come metropoli mediterranea nella regione, questi studi forniscono un quadro sfaccettato per la ricerca storica dell’arte del museo, mettendo in evidenza le donne artiste del secolo scorso. L’intervento illustra anche il modo in cui il Madre, con la sua collezione di artisti come Francesco Clemente, Mimmo Paladino, Anish Kapoor, Richard Serra, Jannis Kounellis, Rebecca Horn e Sol LeWitt, si confronta con la città di Napoli, con il suo paesaggio urbano in evoluzione e con i suoi abitanti attraverso programmi pubblici.
Con un dottorato di ricerca in Scienze umanistiche, Eva Fabbris ha lavorato nei dipartimenti curatoriali della Fondazione Prada, della Galleria Civica di Trento e del Museion di Bolzano. Come curatrice indipendente, ha inoltre curato mostre presso istituzioni, tra cui il Madre. Fabbris è docente presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e tiene conferenze e conversazioni presso varie istituzioni. Scrive inoltre per pubblicazioni d’arte contemporanea e cura monografie di artisti come Diego Macron, Alessandro Pezzoli, Yervart Gianikyan e Angela Ricci e Paul Siestema.
Ingresso libero.
La conferenza si tiene in italiano. È prevista la traduzione simultanea.
La partecipazione è limitata per motivi di capienza.